ACQUE A LUCE BIANCA
ALLA LUCE DELLA FEDE
Fin dalle origini del mondo, l'acqua, questa umile e meravigliosa creatura è la fonte della vita e della fecondità. La Sacra Scrittura la vede come covata dallo Spirito di Dio.
Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di santificare.
La Chiesa ha visto nell'arca di Noè una prefigurazione della salvezza per mezzo del Battesimo. Infatti, per mezzo di essa, poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua.
Nel diluvio hai prefigurato il Battesimo, perché, oggi come allora, l'acqua segnasse la fine del peccato e l'inizio della vita nuova.
Secondo l'apostolo San Paolo, mediante il Battesimo il credente comunica alla morte di Cristo; con lui è sepolto e con lui risuscita: il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale il seme incorruttibile della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante1.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci viene incontro per fornirci un'idea del significato che le Sacre Scritture attribuiscono all'acqua. L'acqua che è fonte di vita, l'acqua che purifica, l'acqua che santifica, l'acqua che, per mezzo del Battesimo – fondamento di tutta la vita cristiana – ci unisce a Cristo nella Sua morte e nella Sua Risurrezione.
Alla luce di tutto questo ci appare forse anche più chiaro il legame simbolico che unisce l'acqua alla fede e alla fede cristiana in particolare. Se questo legame esiste ed è percepibile da sempre nel rito del Battesimo, non meno evidente lo è nella devozione verso quei Santuari mariani dove l'acqua ne ha segnato la storia. Da sempre, milioni di persone si spostano in pellegrinaggio, percorrendo anche spazi enormi, pur di pregare ai piedi della Vergine e potersi bagnare con l'acqua scaturita presso la
Sua Immagine. Ma che benefici può portare quest'acqua? Alcuni si dichiarano miracolati, altri conservano nel cuore un sollievo, serenità, una conversione. Sono gli effetti della fede. Il cammino dell'umanità è costellato da innumerevoli episodi come questo, mentre gli scettici scuotono la testa. Al di là di tutte le possibili considerazioni sull'argomento, mi preme mettere in evidenza, in questo scritto, le considerazioni – frutto di ricerche – della dott.ssa Enza Maria Ciccolo2, biologa, che da molti anni studia le caratteristiche delle acque mariane3.
Scrive la dott.ssa Ciccolo:
Il nostro lavoro ci porta ogni giorno ad analizzare, a quantificare, a misurare le frequenze, le vibrazioni che animano gli organismi viventi. Ogni atomo, ogni molecola, ogni tessuto ha una sua specifica vibrazione, un suono, un colore caratteristico. E l'insieme di questi suoni e di questi colori può determinare armonia e luce nella salute o disarmonia e ombre nella patologia. Secondo la Scuola di Medicina Energetica fondata a Lione dal prof. Paul Nogier, le frequenze della luce, in particolare quelle appartenenti alla banda degli infrarossi, risuonano in modo specifico con le vibrazioni dei tessuti biologici dell'uomo. Per cui con tecniche adeguate è possibile interrogare lo stato vibrazionale di ciascun organo, valutarne le condizioni energetiche e ripristinarne l'equilibrio frequenziale. Che la luce informi la materia, la formi e la nutra delle sue vibrazioni stabilendo con essa un continuo pulsare di risonanze e un perenne divenire, è ormai una consapevolezza più o meno espressa dentro di noi; ma che qualcuno ne trovasse i parametri e le corrispondenze e le proponesse come tecnica terapeutica di indagini di cure, è una realtà scientifica che tutti devono conoscere, in particolare coloro che sono chiamati a giudicare “la luce”. Nell'uomo sono state studiate ed evidenziate sette vibrazioni di base che costituiscono la scala musicale sulla quale risuonano i suoi tessuti, il suo fisico. Sono basse frequenze ( nell'ordine dell'infrarosso ), possono rapportarsi a misure che vanno da 1Hz a 160 Hz. Secondo il prof. Nogier tutti i tessuti biologici rispondono a queste basse frequenze e, sull'orecchio, organo di senso specializzato, trovano una localizzazione riassuntiva di facile indagine. Fisiologicamente, nei soggetti in buona salute, ogni zona reagisce alla frequenza che le corrisponde. Se si trova una frequenza in una regione che non sia la sua specifica, si dice che tale frequenza è parassita. Questa anomalia denuncia un'alterazione patologica. Ognuna delle sette frequenze ha un significato preciso e più le frequenze sono elevate più corrispondono a sistemi biologici elaborati.
La frequenza A= Hz 2,5 corrisponde – nel regno animale e vegetale – alle strutture non organizzate, a tutto ciò che è embrionale. È la frequenza dell'essere vivente primitivo: è in risonanza con la cellula allo stato indifferenziato;
la frequenza B=HZ 5 è propria del sistema viscerale, nutritivo. Fa eco all'apparato digestivo primario ed a quello respiratorio;
la frequenza C=HZ 10 segnala gli elementi motori dell'organismo. È il riflesso del movimento degli arti e delle ossa, del sistema cardiocircolatorio e dell'apparato genitale;
la frequenza D=HZ 20 ci conduce ad un'organizzazione ancora più evoluta, introduce infatti la nozione di simmetria e tocca elettivamente certi organi detti “impari”, la cui caratteristica è di essere unici ma anatomicamente simmetrici. Per esempio, il corpo calloso, formazione cerebrale simmetrica situata tra i due emisferi;
la frequenza E=HZ 40 è propria del midollo spinale, del sistema nervoso di conduzione che fa comunicare fra loro gli insiemi funzionali;la frequenza F=HZ 80 rappresenta le regioni cerebrali sotto – corticali;
la frequenza G=HZ 160 entra in risonanza con le strutture più elaborate dell'organismo, quella della corteccia cerebrale, parte del cervello tipicamente umano, che dà all'uomo la capacità di pensare, di creare, di immaginare4.
Questa tabella, a lungo criticata e contrastata fu poi riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Santità e divenne la base della futura RMN.
Sulla base di questi studi la dott.ssa Ciccolo cominciò ad indagare l'aspetto vibratorio che permetteva di ricollegare l'uomo al suo ambiente e, forse suo malgrado diventa testimone di una scoperta sensazionale.
Durante un viaggio a Lourdes con la famiglia, Enza Ciccolo fu colpita dall'afflusso di fedeli che si immergevano nelle vasche dell'acqua senza preoccuparsi del contagio. Appoggiò un piccolo apparecchio ad infrarossi, chiamato GIR, in terra, di fronte alla grotta e l'apparecchio non dava segni di vita, cambiò le pile più volte, ma niente. Da lì cominciai a capire che c'era in quel luogo, qualcosa di particolare che andava approfondito.
Tornando a casa con alcuni campioni di acqua da analizzare, l'analisi biochimica evidenziò che, sottoposta a test di agglutinazione l'acqua non si agglutinava e per questo, i molti germi patogeni presenti avevano perso tutta la loro virulenza. Il fatto poi, che le persone uscivano dalle vasche asciutte, evidenziava una conducibilità particolare di quell'acqua. Ma, l'enorme sorpresa fu il constatare che, all'analisi delle frequenze, quell'acqua conteneva tutte le sette vibrazioni di base della luce solare. La biologa decise allora di ripetere le stesse analisi con tutte le acque termali che poteva analizzare ma nessuna di queste acque aveva in sé quelle caratteristiche riscontrate nell'acqua di Lourdes. Spostò di nuovo la sua attenzione sulle acque di altri Santuari mariani, quei santuari dove c'è memoria di un'apparizione della Vergine. La ricerca, questa volta, da esiti positivi: le acque di tutti i santuari campione hanno in sé tutte le sette frequenze della luce, anzi, la Ciccolo scopre che ogni acqua ha una prevalenza di una frequenza sulle altre, il che vuol dire che ogni acqua è in risonanza con determinate patologie. Decide allora di andare in pellegrinaggio a Medjugorje, vuole vedere se durante l'apparizione della Vergine, succede qualcosa. Avevo paura ma ero anche estremamente affascinata. Prende diverse boccette di vetro e le riempie tutte con la stessa acqua di rubinetto poi applica su ogni boccetta un filtro di colore diverso. Dopo l'apparizione analizzando l'acqua capisce che è successo qualcosa di straordinario: l'acqua di ogni boccetta aveva assorbito la frequenza del filtro che le era stato applicato. Sempre più confusa, la Ciccolo vuota inavvertitamente l'acqua di una di queste boccette, ne era rimasta solo qualche goccia nel contagocce. Riempie ancora una volta la boccetta con acqua di rubinetto e aggiunge ad essa le poche gocce rimaste dell'acqua trasformata: si accorge, dopo le analisi che questa nuova acqua era diventata uguale a quella presente nelle gocce. Ripete vari tentativi e il risultato è sempre lo stesso: con poche gocce di queste acque mariane si può trasformare una semplice acqua in un'acqua di luce. Comprende allora un'altra caratteristica importantissima : le acque di luce hanno una memoria e questa memoria si può riprodurre all'infinito. Durante il suo soggiorno a Medjugorie riceve una comunicazione dal prof. Lipinski, dell'università di Boston, il quale, venuto a conoscenza delle sue ricerche le propone una collaborazione, per dimostrare il messaggio di nostra Signora.
Lipinski era già stato a Medjugorie con l'intenzione di misurare le cariche elettriche che si sprigionavano durante l'apparizione ma, con sua grande sorpresa aveva trovato un'altissima radioattività, talmente elevata da non saper spiegare come le persone presenti non fossero morte. Lipinski si era portato uno strumento tarato da 1 a 1 milione di millirad e, sapendo che la massima carica radioattiva sopportata da esseri umani è pari a 1-3 millirad, aveva misurato, durante le due ore di messa, una carica pari a centomila millirad.
La dott.ssa Ciccolo continua le sue sperimentazioni, decide di tentare una cristallizzazione di acqua diluita al 9 per mille con sale marino che, generalmente produce una cristallizzazione in cubi monometrici. Tenta lo stesso esperimento con l'acqua di Lourdes diluita al 9 per mille con acqua di rubinetto informata con 9 gocce di Lourdes. Questa cristallizzazione ha prodotto delle piramidi romboidali. La cosa, secondo Enza Ciccolo è inaudita. La base di questa piramide, spiega, non è quadrata ma è un rombo di proporzioni auree. Gli angoli alla base sono di 108 gradi, gli angoli al vertice della diagonale maggiore sono di 72 gradi. Quindi, l'angolo dell'acqua di Lourdes non è di 104-105 gradi come siamo abituati a misurare nelle acque della nostra terra ma è un angolo di 108 gradi che giustifica la riproduzione infinita, è il modulo di crescita della vita. Secondo la biologa ci deve essere un corpo fisico per informare l'acqua, un corpo che ha anche una identità elettromagnetica. Queste acque non potevano essere commerciabili perché avevano dentro l'infinito nel finito5.
1CCC, parte II, capitolo I, Il Sacramento del Battesimo, 1218-1228, pp. 323-325.
2Enza Maria Ciccolo è laureata in Biologia e vive a Milano. Per sette anni ha seguito lezioni mensili alla Scuola di Auricolo – Medicina di Paul Nogier, in Francia, dove si insegnano le caratteristiche e i significati delle frequenze vibratorie dell'energia solare, imparando così a riconoscerle nei minerali, nei vegetali e nell'uomo. Enza Ciccolo ha saputo leggerle soprattutto nell'acqua, meraviglioso libro fluido che distribuisce ovunque messaggi di vita. Tali messaggi divengono mistici, di elevazione, di conforto e talora di guarigione, là dove l'acqua sgorga dai luoghi di apparizione di Maria. A questa ultima acqua – in particolare – sono indirizzate le ricerche di Enza Ciccolo che ha pubblicato, sempre per le edizioni Mediterranee, anche un'altra interessante opera: L'Energia delle Acque a Luce Bianca.
3Per chi vuole approfondire: Enza Ciccolo, Acqua d'Amore, edizioni Mediterranee, 1989.
4Https://books.google.it/books?isbn=882721898x
5# scienza terzo millennio – dott.ssa Enza Ciccolo
Ma ascoltiamo la dott.ssa Enza Maria Ciccolo dalla sua viva voce che spiega l'affascinante esperienza che l'ha portata a studiare la composizione delle acque mariane, da lei stessa definite:"Acque A Luce Bianca" e a visitare i santuari mariani di tutto il mondo per analizzarne le acque.