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ABBREVIAZIONI: Cinzia Paletti, Santa Maria alla Querce: Storia e Leggenda di un Santuario, Fucecchio 2013= Paletti

Pio Alberto Del Corona nasce a Livorno il 5 luglio 1837, da Giuseppe Del Corona ed Ester Bucalossi. Fu l'ultimo di quattro figli, sua madre morì infatti nel 1839 e Pio Alberto crebbe con sua sorella Teresa.

All'età di dieci anni ebbe come maestri i Barnabiti nel collegio di San Sebastiano e il 16 aprile 1851 fece la sua prima comunione. A quattordici anni si iscrisse alla " Conferenza di San Vincenzo De' Paoli ", impegnandosi nella distribuzione dei sussidi alle famiglie povere e insegnando catechismo nella chiesa dei Domenicani. Fu associato all'Ordine Domenicano fra l'anno 1851 e 1854.

Sentita la vocazione alla vita religiosa e indeciso sulla scelta fra Barnabiti e Domenicani, prese la sua decisione nel santuario di Montenero, vicino a Livorno. Scelse l'Ordine Domenicano , spinto dalla sua devozione a Santa Caterina da Siena e dall'attrazione per la vita domenicana divisa tra preghiera, studio e predicazione.

Il 1 febbraio 1855 vestì l'abito Domenicano e il 3 novembre 1859 fece la sua professione religiosa, con 21 mesi di dispensa dall'età richiesta in Toscana dalle leggi Leopoldine; dispensa straordinaria, per essere " fr. Pio Del Corona un giovane di non comune capacità intellettuale e di condotta esemplare ".

Il 20 novembre 1859 fu laureato Lettore e il 12 febbraio 1860 celebrò la sua prima messa nella chiesa di San Marco a Firenze.

Il 12 novembre 1872 fu aperta la piccola comunità a Villa Nuti a Firenze, da lui fondata e, a partire dallo stesso anno  fino al 1874 fu priore in San Marco.

Nel novembre del 1874 Pio Alberto fu nominato vescovo di Draso da Papa Pio IX e vescovo coadiutore al vescovo di San Miniato, mons. Annibale Barabesi, il quale, trovandosi in grave contrasto con alcuni sacerdoti della Diocesi, era stato invitato dalla Santa Sede a rassegnare le dimissioni. Mons. Barabesi rifiutò e la Santa Sede nominò un vescovo ausiliare ( mons. Pio ) con il compito di curare il governo spirituale della Diocesi, lasciando a Barabesi le mansioni amministrative ed economiche.

Consacrato il 3 gennaio 1875 nella chiesa di Santa Apollinare a Roma, il giovane vescovo fece il suo ingresso a San Miniato il 18 gennaio 1875, meritandosi ben presto la stima di tutti.

Mons. Barabesi continuò a vivere fino alla morte nel Palazzo Vescovile, percependo lo stipendio che il Regno d'Italia elargiva ad ogni vescovo, mentre Pio Alberto Del Corona visse fuori dalla Sede Vescovile nel convento dei SS. Jacopo e Lucia.

Durante il suo episcopato mons. Pio fu sempre molto attento alla formazione del clero. Riaprì il Seminario, curando lui stesso alcune discipline, scriveva periodicamente lettere pastorali al clero e al popolo, visitava i carceri e gli ospedali e, nel collegio di San Tommaso D'Aquino in San Miniato, insegnava religione ai laici. Quando il collegio fu chiuso, mons. Pio continuò a pagarne i debiti fin quasi alla sua morte, nonostante non ne fosse obbligato.

Il 28 ottobre del 1878 fu nominato padre spirituale del più grande monastero di Firenze ( che cominciò a chiamarsi Asilo ) intitolato allo Spirito Santo e nel 1889 fu nominato assistente al Soglio Pontificio.

Nel 1897, alla morte del vescovo Annibale Barabesi, Pio Alberto Del Corona divenne il diciottesimo vescovo di San Miniato e nel 1900 celebrò le nozze d'argento episcopali.

Nel 1906 si manifestarono in lui i primi sintomi della malattia al fegato dalla quale non sarebbe più guarito, inoltre, era gravato da una cecità quasi totale. Tornò a chiedere di essere esonerato dal peso del governo della sua Diocesi e chiese di vivere nel convento di riposo di San Domenico a Fiesole, dove voleva prepararsi serenamente alla morte.

Papa San Pio X accettò la rinuncia sciogliendolo da ogni responsabilità e il 14 settembre 1906 nominò mons. Pietro Maffi amministratore della Diocesi di San Miniato. Nel 1908, eletto il nuovo vescovo, mons. Carlo Falcini,  il Del Corona venne promosso all'Arcivescovado Titolare di Sardica.

Dal 1906 fino al 1912 mons. Del Corona alternò la sua dimora fra il convento di San Domenico e il monastero dell'Asilo. Il 3 novembre 1909 festeggiò le nozze d'oro della sua professione religiosa e il 12 febbraio dell'anno successivo si compirono i cinquant'anni del suo sacerdozio.

Giunto ormai agli ultimi giorni, il 18 febbraio 1912, mons. Pio volle inziare ugualmente la predicazione degli Esercizi alle suore dell'Asilo ma una febbre crescente lo costrinse a tornare in San Dmenico con la speranza, forse, di recuperare le forze. Purtroppo, l'aggravarsi della malattia gli impose di  tornare, il 29 luglio, all'Asilo,  dove morì il 15 agosto del 1912.

Fu sepolto nel cimitero di Soffiano a Firenze, in seguito la salma venne traslata nella chiesa dell'Asilo dove riposa tuttora.

Pio Alberto Del Corona sarà dichiarato Beato il 19 settembre 2015.

Cinzia Paletti

Fonte: www.suore.it

Congregazione Suore Domenicane dello Spirito Santo.